Donato Di Santo

Tra Italia e America Latina

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PRIME MISSIONI POLITICHE IN EL SALVADOR

Se in Nicaragua potevo incontrare quelli dell’FMLN, a San Salvador era (ovviamente!) impossibile. El Salvador era quasi alla fine della guerra interna - che lascerà in eredità 75 mila morti - e in pieno clima di (difficile) negoziato. Incontrai i leader del FDR: una sola volta, in un aeroporto, Guillermo Ungo; spesso il socialcristiano, Rubén Zamora, che aveva stretti legami con l’Italia … da Giulio Andreotti al Collettivo edili Montesacro e a Gianni Beretta del manifesto… e, da quel momento, con il PCI e poi PDS: varie volte mi venne a trovare al Bottegone. Moltissimi gli incontri con esponenti sindacali e delle cooperative. In tutte queste occasioni, per ovvi motivi, la questione IS restava molto "sullo sfondo” mentre centrale ed impellente era la solidarietà materiale con quel popolo ed il sostegno politico ai negoziati. In quegli anni i militari cacciarono, dopo averla carcerata e torturata, la cooperante Mariella Tornago (la potei conoscere solo, successivamente, in Italia). Sulla sua vicenda la CGIL produrrà un bel filmato, realizzato come una poesia da Tiziana Gagnor. L’appuntamento fisso, ad ogni viaggio, davanti a un piatto di gustose pupusas, era con Cecilia Gosso, una amica torinese che ha conosciuto dall’interno, e per lunghi anni, le contraddizioni del paese (e che poi valorizzerà a livello accademico questa sua straordinaria esperienza). A casa di Giancarlo Summa, a São Paulo, invece conobbi una giovane e pugnace militante del PT di Lula, Vanda Pignato, di origine italiana, e il suo marito d’allora, Ernesto, rappresentante in Brasile dell’FMLN: lui, vent’anni dopo, sarà Ministro nel primo governo post-Arena, e lei - dopo essersi risposata, diverrà Primera damadel Presidente Mauricio Funes. La visita alla libreria e al campus della UCA, l’Università dei gesuiti martiri, era d’obbligo…
Solo qualche anno dopo, ad accordi di pace firmati e…”digeriti”, cominciò ad essere "normale” andare a trovare i capi dell’FMLN nel loro paese: da Salvador Sanchez Ceren, a Roberto Roca, a Shafik Handal. Una volta il vecchio Shafik, nella sua casetta ultra spartana, circondata dalle guardie del corpo (ex guerriglieri), si mise ai fornelli, cucinò e mangiammo insieme. Fu un gesto molto affettuoso e semplice, quasi paterno. Era il periodo in cui il dialogo con lui, che tra i cinque Comandanti dell’FMLN dirigeva la componente del PC salvadoregno, era intenso e scevro dai tanti luoghi comuni della sinistra parolaia e dogmatica. L’apice lo raggiungerà quando, al IV Foro di São Paulo del 1993 a L’Avana pronuncerà – davanti a un Fidel Castro terreo- un discorso coraggioso, rifuggendo dall’antiamericanismo viscerale e ideologico… Pochi gli applausi. Alla fine, percorsi l’immenso salone e andai ad abbracciarlo e a complimentarmi: non so se, in quel contesto e in quel clima, gli feci precisamente un favore… Purtroppo Shafik, forse anche per oggettivi limiti di cultura politica, verrà rapidamente risucchiato dal conformismo dogmatico e le suescelte seguenti avranno definitivamente quel timbro.
In una missione politica, nel 1990, partecipai all'assemblea nazionale (congresso) della Union Democratica Nazionalista (formazione di "copertura” del PCS), e conobbi Mario Aguiñada Carranza e Aronette Diaz (quest’ultima rivedrò successivamente varie volte).
"Bassa intensità”, il libro che una Lucia Annunziata, dopo l’esperienza ne il manifesto, scriverà su El Salvador per i tipi della Feltrinelli, diventerà un classico.
Nel 1991 tornai a San Salvador. Era il periodo della malattia che porterà alla morte il maggiore Roberto D’Aubuisson, il capo riconosciuto di ARENA e l’artefice della carneficina "anticomunista” (sic!). I negoziati, tra mille difficoltà, andavano avanti e, per fortuna, nell’FMLN nessuno si arrischiava più a progettare offensive finali… Sempre aiutato da Cecilia, incontrai Ruben Zamora, che in quel periodo, da leader del MPSC, presiedeva la Convergenza democraticatra i suoi socialcristiani, l’MNR e il piccolo PSD. Mi riunii anche, bilateralmente, con l’MNR che si dichiarò a favore del nostro ingresso nella IS (in El Salvador il partito che fu di Guillermo Ungo, era l’unico a farne parte). Conobbi anche i dirigenti del sindacato UNTS, super minacciati dagli squadroni della morte di D’Aubuisson.
Un incontro molto interessante fu con Antonio Cañas, professore alla UCA e direttore del centro di documentazione della Università. Mi parlò a lungo del rischio di "libanizzazione” del paese. Dei limiti strategici dell’FMLN, della sua visione della congiuntura politica. Del fatto che gli USA, dopo aver addestrato gli squadroni della morte, ora non sapevano come tenerli a bada… Durante quell’incontro gli arrivò una telefonata e si rabbuiò: alla fine, con molta tristezza e pena mi spiegò che lo avevano informato del ritrovamento del cadavere di un dirigente popolare che lui conosceva bene. Gli squadroni prima di finirlo lo avevano orribilmente torturato. Accanto al cadavere giaceva, ancora in vita anche se quasi dissanguata la moglie, a cui "quelle bestie” avevano amputato i seni.
Dopo tanti anni non pare vero …ma queste erano le notizie che, quotidianamente, arrivavano da "quel ” El Salvador.
Nel 1992 nuovo viaggio, per vari incontri politici e, con l’aiuto di Cecilia Gosso, per organizzare un viaggio in Italia di Shafick Handal.
Nello stesso anno, per il Congresso del Movimiento Popular Social Cristiano, di Ruben Zamora, organizzammo un viaggio a San Salvador di Giovanni Berlinguer, il fratello di Enrico: medico, intellettuale e fine politico. curioso della politica estera ed attento alle vicende latinoamericane, mi onora della sua amicizia.
Nel ’93, durante i lavori del 4° Foro di São Paulo a L’Avana, ebbi un incontro con la delegazione salvadoregna dell’FMLN e valutammo la possibilità che il PDS li aiutasse nella imminente campagna elettorale (lo facemmo e organizzammo un viaggio del professore di statistica e flussi elettorali, Stefano Draghi, accompagnato da Alberto Tridente, da sempre legato all’America latina). Fu un contributo importante che demmo alla loro campagna. A varie riunioni con Draghi parteciparonoanche i comandanti dell’FMLN.
A guerra interna da poco conclusa, nel ’94, visitai lo storico "Cerro de Guazapa”, scenario di molte battaglie e rifugio della guerriglia dell’FMLN . Mi feci raccontare da Nidia Diaz e da Facundo Guardado…

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